Remake Festival, evento promosso dal comune di Fabriano, è stata un’occasione unica di incontro e confronto tra artigiani, imprenditori, associazioni del territorio ed esperti delle tematiche green.
Tema centrale di questo anno è stato il Pianeta: diversi gli eventi a tema economia circolare, con la partecipazione di esponenti di spicco, marchigiani e non solo.
Quattro giornate, ognuna con un argomento chiave: venerdì 8 ottobre si è parlato di tecnologie 4.0 e di impatto ambientale. Durante la giornata, anche noi di Digimark abbiamo portato la nostra esperienza, in un workshop organizzato con Confartigianato Ancona-Pesaro Urbino.
Nella suggestiva location dell’Oratorio della Carità, Simone Neri, co-founder e direttore tecnico Digimark, ha esposto l’intervento dal titolo “monitorare l’efficienza produttiva per un business più competitivo”.
Un tema cruciale per la sopravvivenza e la sostenibilità ambientale ed economica dei modelli di business in un contesto in continua evoluzione.

Efficienza produttiva e OEE
L’efficienza è una questione che coinvolge le imprese da diversi punti di vista. Certamente però la produzione di valore è il cuore pulsante delle imprese.
Per questo, Simone Neri ha introdotto la tematica dell’efficienza produttiva, richiamando alcuni aspetti teorici, per poi concentrarsi sull’analisi di un caso studio.
Nello specifico, si è parlato di un’azienda marchigiana dalle cui analisi sono emerse elevate carenze in ambito efficienza. Dai dati rilevati, è infatti emerso come l’indice di efficienza globale risultasse basso rispetto alle performance medie accettabili.
Tale indice, chiamato OEE (Overall Equipment Effectiveness), è l’indicatore fondamentale che permette di riassumere in una percentuale i tre fattori che spiegano l’efficienza:
- disponibilità di tempo
- performance produttiva
- qualità del prodotto.
Il tempo come fattore critico di efficienza
Quali sono le principali cause della perdita di efficienza? Come migliorarla?
A queste domande è stata data risposta, ponendo l’accento su come spesso si svolgano attività non a valore aggiunto, che portano ad elevati sprechi di tempo, che risulta così improduttivo.
“Spesso non serve acquistare nuovi macchinari o assumere nuovo personale per migliorare l’efficienza produttiva. Occorre piuttosto ripensare e riorganizzare i processi interni per ottenere notevoli risultati, che si tradurranno con il giusto tempo, in risparmio sui costi e in incremento della competitività sul mercato”.
Queste le parole riassuntive del direttore tecnico Neri, fiducioso del potenziale e del valore che le imprese possono apportare alla società e al territorio. Fattore identitario della nostra regione Marche e che come tale, merita di essere salvaguardato.