La logistica di magazzino efficiente è per molte imprese una fase critica del processo produttivo: errori nella preparazione degli ordini e ritardi nelle consegne sono fatali per la competitività sul mercato.
Per questo, è importante che i processi logistici interni siano ben organizzati: l’approccio Lean può essere applicato al magazzino per migliorare la gestione delle merci e accorciare il time to market.
In questo articolo parleremo proprio di lean logistics e di come mettere in pratica questi principi, grazie all’introduzione di software e tecnologie per la raccolta dati.
Tabella dei Contenuti
Cosa è la lean logistics?
Lean Logistics è l’insieme dei metodi e degli strumenti della trasformazione snella applicati ai processi logistici e di magazzino. Per parlare di logistica snella dobbiamo prima capire cosa si intende per “pensiero snello” o “lean”.
Questo filone di pensiero nasce negli anni ’50 in Giappone, con lo scopo di eliminare gli sprechi e focalizzare le risorse su attività a valore per il cliente finale.
I sette sprechi individuabili in qualsiasi azienda sono:
- Sovrapproduzione, ovvero produzione “make to stock”. Realizzare più prodotti del necessario al solo scopo di avere scorte pronte. Questo è uno spreco in quanto la produzione non è decisa in base alle reali richieste dei clienti (logica pull), bensì secondo previsioni (logica push).
- Attese. Il tempo che una materia prima o un semilavorato attende tra una fase produttiva e l’altra. Questa non è sicuramente un’attività a valore per il cliente, perché sicuramente andrà ad allungare il time to market.
- Trasporti, ovvero tutti gli spostamenti all’interno dello stabilimento che vengono fatti per creare spazio in magazzino e non per trasformare il materiale.
- Attività non necessarie. Tutte quelle azioni che si trasformano in perdite di tempo per trasferimento di informazioni non chiare tra i reparti aziendali.
- Scorte. Come accennato nei punti precedenti, alimentare le scorte significa immobilizzare del materiale e quindi il patrimonio dell’azienda, che se non è impiegato non genera valore.
- Movimenti delle persone, sempre all’interno dello stabilimento.
- Errori e prodotti difettosi, possono avere diverse cause e la conseguenza comune è che viene gettato via del prodotto non conforme. Pertanto è importante che venga assicurata la qualità del prodotto per non generare ulteriori costi.
Attività a valore per un magazzino efficiente: cosa si intende?
Ora che abbiamo chiare le cause di spreco di risorse, è possibile calare questi principi nella singola realtà di magazzino per separare le attività che sono veramente di valore per il cliente finale.
Quali sono le attività a valore per il cliente?
Sono tutte quelle operazioni che egli percepisce come tali, per cui è necessario mettersi nei suoi panni per capire cosa è possibile ottimizzare e cosa no.
Facciamo un esempio: l’attività di conteggio dei pezzi può sembrare all’apparenza un’attività a valore, ma nell’ottica del cliente è uno spreco di processo, perché per lui non è importante che i pezzi vengano contati, bensì che riceva l’ordine nelle giuste quantità e del giusto tipo.
Questo ci dimostra come ogni attività svolta in azienda può essere rivista e ripensata in maniera ottimizzata. Nell’esempio riportato, possono essere scelte delle tecnologie, come il sistema RFID, per contare in automatico i codici presenti su un carrello, senza necessità di un controllo manuale.
il magazzino oggi
Prima di conoscere come ottimizzare e riorganizzare il magazzino in ottica lean, è necessario capire il contesto in cui l’impresa opera ogni giorno.
L’impresa oggi si trova ad operare in un contesto di elevata complessità: i clienti pretendono di ricevere l’oggetto ordinato il giorno dopo, la possibilità di fare resi gratuiti, un servizio post vendita tempestivo ed efficace, attenzione alla qualità del prodotto e del lavoro.
Queste sono solo alcune delle variabili che influenzano le attività delle imprese, che devono quindi attrezzarsi per non rimanere indietro, per non perdere competitività.
Come fare questo?
Sicuramente è importante essere consapevoli di quali flussi informativi ci sono all’interno della nostra azienda, quali processi vengono applicati per raggiungere gli obiettivi.
Tra questi, il processo logistico ha sicuramente un ruolo rilevante, dato che storicamente il magazzino viene visto come il luogo “remoto” dove stoccare le merci in attesa di essere spedite.
Oggi il magazzino non è più solo questo: è un punto nevralgico di scambi, tra la produzione e l’esterno, che deve quindi essere efficiente e creare valore.
Come organizzare il magazzino efficiente
Per avere un magazzino organizzato bisogna partire dallo studio accurato dei processi e degli scambi di informazioni che avvengono tra le funzioni aziendali. Questo serve per poter circoscrivere le attività che creano valore per il cliente e andare a eliminare le fonti di costo, seguendo i principi lean, massimizzando le performance della logistica di magazzino.
Come si misura la performance del magazzino?
Vediamo i cinque indicatori:
- Accuratezza, ovvero evitare di fare errori, limitare gli sbagli del personale (ad es. in fase di preparazione dell’ordine da evadere).
- Efficienza, limitare i costi (ad es. ottimizzando i percorsi dell’operatore addetto ai prelievi).
- Personale, tramite la formazione, i dipendenti saranno in grado di cambiare mansione quando occorre, superando il problema della memoria storica del singolo addetto.
- Velocità, ridurre i tempi di preparazione degli ordini con la mappatura informatica del magazzino.
- Reattività, reazione al cambiamento più rapida grazie alle informazioni in tempo reale.
Le performance del magazzino possono essere migliorate se, dopo un’attenta analisi, si integrano nella gestione aziendale i giusti strumenti per la raccolta dati e l’elaborazione delle informazioni.
STRUMENTI da applicare per un magazzino efficiente
Il principale strumento di cui bisogna dotarsi per gestire al meglio il magazzino è un software gestionale, in grado di accentrare in unico luogo le informazioni provenienti da fonti diverse e renderle disponibili alle persone per poter avere un’idea chiara della situazione e prendere le decisioni.
Il software gestionale per il magazzino è il WMS, Warehouse Management System, di cui abbiamo parlato in un altro articolo. Il WMS permette di avere accesso all’inventario, di creare liste di prelievo, il tutto in tempo reale e aggiornato in ogni momento.
Nella slide vediamo il modulo WMS di Portant 4.0, la suite software per la gestione della produzione e del magazzino delle imprese manifatturiere.
Il gestionale può essere poi integrato con altri importanti strumenti per la raccolta dati, che permettono di rendere più accurate le statistiche e la tempestività delle informazioni.
Due importanti tecnologie sono:
- Tecnologia RTLS, che permette di localizzare in tempo reale gli oggetti con un’elevata precisione. Per saperne di più su come funziona, vai alla pagina dedicata.
- Tecnologia RFID, utile per la tracciabilità delle merci in magazzino e per inventariare in un solo gesto centinaia di pezzi, semplicemente con un lettore. Anche su questo, abbiamo scritto un approfondimento al link che trovi qui.
Lean logistics: guarda il webinar
Come avrai avuto modo di capire, esistono tante soluzioni per poter ottimizzare i flussi di magazzino e recuperare efficienza e competitività, la cosa più importante è capirne l’importanza e trovare la combinazione più adatta alle proprie esigenze aziendali.
Se sei curioso di approfondire gli argomenti di questo articolo, guarda il webinar ”Lean logistics: progettare o riorganizzare un magazzino in ottica Lean. Gli strumenti a disposizione”, realizzato in collaborazione con GCeP, società di consulenza organizzativa.
Cosa troverai:
- Teoria sulla lean logistics
- Tecnologie a supporto del magazzino
- Casi studio reali del settore metalmeccanico e calzaturiero.
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