Conosci le sette parole chiave dell’innovazione? Ecco la guida alla digitalizzazione aziendale per diventare industria 4.0
L’industria 4.0 è un tema molto vasto, in una parola sono racchiusi mille significati. Per questo motivo, chi si approccia per la prima volta alla digitalizzazione dei processi, fa confusione nel districarsi tra nomi, sigle e procedure.
Quando si intraprende un percorso d’innovazione, l’obiettivo finale è quello di diventare smart factory, dove beni e tecnologie sono connessi tra loro per ottenere elevate prestazioni.
Abbiamo pensato quindi di riassumere le parole principali in questa guida alla digitalizzazione: i concetti essenziali per aiutarti a capire quali sono i capisaldi del fare e dell’essere impresa innovativa.
Cominciamo!
SOFTWARE
Iniziamo questa guida alla digitalizzazione con la parola software.
Ne esistono diverse tipologie in base allo scopo, difatti si utilizza in qualsiasi area aziendale. E’ il nucleo attorno al quale si costruisce l’industria 4.0. Centralizza ed elabora i dati, consente il monitoraggio di tutti i processi e migliora la performance nel suo complesso. Tra i software gestionali più utilizzati e conosciuti ci sono sicuramente il Mes e il Wms.
Il MES, Manufacturing Execution System, è il software che gestisce e monitora ogni momento del processo produttivo, comunica direttamente con le macchine e le line di produzione e acquisisce automaticamente, in tempo reale i dati produttivi.
Il WMS, Warehouse Management System, gestisce e coordina le operazioni di magazzino. Abbiamo parlato delle tante funzionalità in un precedente articolo.
BIG DATA
I Big Data sono il risultato delle azioni che svolgiamo quotidianamente con le tecnologie digitali, sia come individui che come aziende produttrici di valore. Queste informazioni crescono ogni giorno, difatti si stima che nel 2025 ammonterà a 181 Zettabyte.
I “grandi dati” sono una fonte informativa preziosa per le aziende, perché, se opportunamente letti e analizzati, aiutano a formulare strategie più mirate e a prendere decisioni per migliorare la performance aziendali. Questo modo di utilizzare i big data, prende il nome di Approccio Data-Driven.
INTERCONNESSIONE
Per ottenere i big data è necessario saper “parlare” con le macchine automatiche utilizzate in produzione e non solo. Per questo, l’interconnessione consente a macchine e robot di comunicare in maniera bidirezionale con il software gestionale: si ottengono così informazioni sullo stato delle macchine e ad esempio sarà più facile programmare le manutenzioni.
Ma i vantaggi non si fermano soltanto all’interno dello stabilimento: quanto più l’impresa sarà interconnessa tanto più sarà possibile estrarre informazioni per migliorare i processi di ogni comparto aziendale e dell’intera filiera produttiva.
L’interconnessione è un requisito richiesto dal Piano Transizione 4.0 che, con i suoi incentivi, sta avendo un ruolo più che rilevante nell’avvicinare le imprese all’innovazione dei processi.
Anche su questo tema abbiamo scritto un articolo, leggilo qui.
EFFICIENZA
Proseguiamo questa guida alla digitalizzazione con la parola efficienza.
Una produzione è efficiente quando si avvicina il più possibile ad uno standard di ottimalità. In poche parole, il grado di efficienza indica come sto impiegando le risorse che ho a disposizione (input), rispetto ad un dato di massima performance dichiarato (output).
Quindi, per ottimizzare l’efficienza bisogna monitorare come vengono impiegate le risorse. Su questo, ci vengono in aiuto opportuni KPI (indicatori di performance), tra cui il famosissimo OEE.
L’ Overall Equipment Effectiveness misura il livello di performance raggiunto dalle risorse produttive, combinando tre fattori:
- disponibilità temporale della risorsa (es. ore di lavoro)
- rendimento (es. quanto è stato prodotto rispetto alle stime)
- qualità (es. prodotto conforme alle aspettative)
processo
Tutte le aziende utilizzano delle procedure, il susseguirsi di attività, finalizzate a produrre un certo risultato.
L’industria 4.0 è il fine ultimo della digitalizzazione dei processi produttivi: un sistema tecnologico efficiente, con scambi informativi fluidi e spreco minimo di risorse.
Per questo, prima di iniziare un progetto di innovazione digitale, studiamo in maniera approfondita i processi delle nostre aziende clienti, ovvero come viene creato il valore. Questo è indispensabile per realizzare la soluzioni migliore e maggiormente in linea con le specifiche esigenze.
tracciabilita' e rintracciabilita'
Concludiamo questa guida alla digitalizzazione con altri due aspetti rilevanti.
Per un’azienda che produce, è importante tracciare (in alcuni casi è obbligatorio), ovvero seguire la materia prima nel suo percorso di trasformazione, dal momento di stoccaggio dei magazzini sino alla realizzazione del prodotto finito.
La tracciabilità è sia per assicurare elevati livelli di qualità, sia per dare un ulteriore impulso al miglioramento dell’efficienza complessiva dell’impresa.
La tracciabilità si differenzia dalla rintracciabilità: si tratta della ricostruzione a ritroso dell’intero ciclo di vita del prodotto, da materia prima a semilavorato a prodotto finito. Così, sarà possibile intercettare eventuali anomalie e apportare modifiche e correzioni necessarie.
Perchè è importante avere una guida alla digitalizzazione aziendale?
In questo articolo abbiamo visto come l’industria 4.0 sia un mix di automazione, programmazione, software ma soprattutto un nuovo paradigma culturale. Un nuovo approccio per gestire l’impresa che unisce tecnologie digitali e tecnologie della produzione.
Scegliere un partner che sappia accompagnare l’impresa lungo il percorso di innovazione è fondamentale per comprendere tutte le potenzialità della digitalizzazione. Sviluppare e introdurre il progetto è il primo passo, ma la vera trasformazione è trasmettere agli utilizzatori del sistema, ad ogni livello, le nozioni e le competenze per riuscire ad affrontare positivamente questo cambiamento culturale.